director | Viola Pantano
Music | Federica Italiano
Editing | Mattia Galione & Max Meregalli Starring / Elisa Abela
Special Thanks | Etcetera – Catania
synopsis | Francesca Di Fazio
2’10’’ © 2013
The conformism purrs. It is the moral for the normal, the hypocrisy that strips and plays with stereotypes.
An eternal Cold War that heats and drips on the minds of people, affecting the existence by adding to the man’s Tara, the appearance of the lyricism shrewd to the habit of the style of the dress good for the party.
Blind but smiling peoples’ journeys. Route with no compass and privilege of oneness. Only functioning of souls let go, let decided not to decide to have a name. Tickles without any memory of skin.
To the accusation of aggrieved reality, the artist leaves the formulas to who bundles the nothing with the sequins of the standard. Dutiful to the justice of the form, son of modernity he prefers himself as an orphan because every strand of man is different. It leaves the white space as a choice instead of punishing it by cultivating the intent. He learns the attention and the difference. Pure flesh of overexposed woman, immune defenses of soul razed to the ground, naked as the summer while creeds and reverence rain. It is an endless gestation In the womb of heaps of self with the courage and villainy to come to the world.
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Il conformismo fa le fusa, è la morale per il normale, l’ipocrisia che striscia che gioca con stereotipi.
Un‘ eterna guerra fredda che si scalda e cola sulle menti della gente ad intaccare l’esistenza aggiungendo alla tara d’uomo l’apparenza e prosaicità consunta del lirismo accorto al vezzo dello stile dell’abito buono per la festa.Viaggi di ciechi col sorriso, rotta senza bussola e privilegio di unicità, solo funzionamento d’anime lasciate fare, lasciate decidere di non decidere di avere un nome. È solletico senza ricordo di pelle.All’accusa di lesa realtà, l’artista lascia le formule a chi impacchetta il niente coi lustrini della norma. Ligio alla giustizia della forma, figlio della modernità si preferisce orfano perché ogni filo d’uomo è diverso. Lascia lo spazio bianco come scelta invece che punirlo coltivando l’intento. Impara l’attenzione e la differenza. Pura polpa di donna sovraesposta, difese immunitarie d’anima rase al suolo, nuda come l’estate mentre piovono a dirotto credi e riverenze. È un’interminabile gestazione In grembo di cumuli di sé con il coraggio e la scelleratezza di venire al mondo.